You don’t have to be beautiful to turn me on, canta Prince in Kiss, una canzone che è ha il merito di essere sottilmente erotica a partire dal pentagramma.
Non la bellezza perfetta, simmetrica, quanto il fascino che non si spiega. Sì, è il fascino ad aver causato guerre, ad avere reso sconsiderati uomini e donne assennati, ad averli spinti a infrangere ogni tipo di regola o morale. La non-bella Cleopatra è la sintesi perfetta di questo assunto (ve ne ho parlato in Cleopatra la bruttina e il bagno nel latte).
You don’t have to be cool to rule my world.
E, quanto ai miei gusti, sapete, non me li so spiegare. Ma potrei andare pazza per un uno sguardo alla James Dean, giurare amore a un sorriso ironico e un po’ storto. Ma il fatto è che vado matta per…
- i nei, tanti, mille. Costellazioni di nei sulla schiena da unire con un dito;
- la pelle chiarissima, diafana, che ci si vede attraverso;
- un uomo che sappia parlare di arte;
- una donna dalla bella risata, ma dagli occhi un po’ malinconici;
- le labbra carnose;
- le mani grandi, piene di vene;
- qualcuno che sappia raccontare una storia, bene;
- una donna dai capelli nerissimi, corti. (Ma quanto sono belle le donne?) Una roba tipo Milla Jovovich nel primo Resident evil;
- certi bistecconi della porta accanto, quelli che li chiami per accatastarti un po’ di legna per l’inverno anche se hai i termosifoni, che ti prendono su e ti proteggono tutta la vita tra le loro braccia forti (Joshua Jackson, chiamami che ti aspetto da una vita);
- gli uomini che sanno parlare tante lingue (sarà che io sono incapace);
- il gesto di passarsi una mano tra i capelli;
- la sicurezza ostentata allo scopo di sedurre.
Che poi, l’avrete notato dai mille riferimenti, so che è gran parte colpa dei film. Il fatto è che tutte le donne del mondo sognano un uomo che al loro “I love you” risponde “I know”, e io lo voglio un po’ come Harrison Ford da giovane. E poi… Voglio una di quelle scene di sesso perfetto, come quella in Gone girl tra gli scaffali della biblioteca, o in mezzo a una tempesta di sabbia come in Allied.
Ma non sono qui per fare una lista del mio immaginario erotico filmico, o forse sì? Ragazzi, Match point, ragazzi che filmone. Ma dico, voi avete mai baciato così qualcuno sotto la pioggia?
Ma potrei andare avanti all’infinito, allargandomi alle serie tv, da Jessica Jones e Luke Cage che buttano giù muri e letti, alla passione smisurata in The affair (che è la mia serie tv preferita in assoluto), o ancora la perfezione di Claire e Jamie in Outlander, l’amore impossibile tra Olivia e il Presidente in Scandal. Io li guardo tutti piangendo forte, invidiandoli, mangiandomi le dita.
Amore tempestoso e forte, a cui non si sa dire di no, una lotta scivolosa e profonda, amore che travolge, che si ritira portandosi dietro i cadaveri, colpevoli soltanto di essere capro espiatorio di gesti sconsiderati, di un attimo senza ragione. Muoiono per la splendente Elena popoli interi, è il motivo più antico del mondo.
Si perde la testa in un dettaglio, per un gesto inconsapevolmente erotico. E si gioca tutto lì, in un attimo, in quel passarsi le dita tra i capelli sorridendo di sbieco. Addio a ogni mia morale. E su un pavimento freddo ti giuro amore: per te dichiarerò guerra a vita.
(è vero che, ahimè, tutte le strade mi portano alle tue mutande… Consigli per gli ascolti: Calcutta – Orgasmo).
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